Si chiama Vàsame, come baciami in napoletano, l’ennesimo atto d’amore di Vincenzo Nese nei confronti della pizza. Che lui, dal dna campano, ha imparato ad apprezzare sin da piccolo. Anche grazie al nonno materno Giuseppe, partito da Tramonti alla volta di Piacenza, per aprire proprio una pizzeria. Contaminando con la stessa passione tutta la famiglia. Tanto che Vincenzo - millesimo 1995 - studia, ricerca e parte in accelerata con un ape car, corredata di forno disegnato da lui. Poi? Si ferma nella pavese Stradella per dar respiro allo Scugnizzo, a duplice velocità. In versione take away e gourmet. E ora? È la volta di Vàsame, a Viareggio, in Versilia. “Per me è una nuova sfida. In una nuova terra. Con una pizzeria napoletana 2.0”, spiega Vincè. Che mette a segno una pizza leggera e fragrante, figlia di Petra 3 HP e di una biga nutrita da Petra 5037 e Petra 5063. Una pizza capace di parlare toscano, fra pecorino e finocchiona, ma pure pronta a guardare lontano, abbracciando l’Italia intera. Fra pancetta di maialino nero casertano, prosciutto di San Daniele, fiordilatte di Agerola, alici di Cetara e Sciacca, cipolla rossa di Tropea, basilico di Albenga, pomodori secchi pugliesi e granella di pistacchi brontesi.