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Ristorante Seven Ascona


Via Moscia, 2, Ascona (Svizzera)

Aperto: tutti i giorni dalle 12.00 alle 14.00 e dalle 18.00 alle 21.30

Giorno di chiusura: mercoledì   

Tel. +41 91 7807788

RISTORANTE SEVEN ASCONA

Partner: Nicola Leanza

Via Moscia, 2, Ascona (Svizzera)

tel +41 91 7807788

https://www.instagram.com/sevenascona/
https://www.facebook.com/petra.lafarina/
La storia di Nicola Leanza è intrisa di un forte legame con la cucina. Un legame che affonda le radici nella famiglia e nella Sicilia. L’amore per la gastronomia è un’eredità che viene infatti dalla nonna e dalla mamma. Eredità per altro trasmessa pure al fratello Pietro, pasticciere di talento. Crescendo ai piedi dell’Etna, Nicola ha sviluppato un approccio molto personale al cibo, influenzato da ricordi come il pane fatto in casa e l’odore del forno. Elementi quotidiani che hanno avuto un ruolo centrale nella sua formazione, creando una connessione profonda tra il suo modo di cucinare e la cultura gastronomica isolana.

Una carriera in divenire la sua, che ha preso il via con un’esperienza a Londra e con uno stage nel prestigioso ristorante Petrus di Gordon Ramsay. Un periodo cruciale, in cui Nicola ha colto l’opportunità di partecipare a una selezione, per poi intraprendere un viaggio professionale all’estero. Nonostante le difficoltà iniziali, la sua determinazione ha messo in luce la sua tenacia e la sua capacità, pratica e strategica, di saper guardare anche da un altro punto di vista, trovando sempre una soluzione e una via d’ingresso alternativa. 

Ma l’esperienza lavorativa a Londra non è stata solo formativa dal punto di vista tecnico, ha anche consolidato disciplina e rigore. Contribuendo a plasmare la sua mentalità di giovane chef volitivo e ambizioso, e portandolo a lavorare in numerosi ristoranti stellati in Italia e non solo: da Taormina a Saint-Moritz, passando per Dubai.

Un tema centrale della sua filosofia? L’equilibrio tra la ricerca del nuovo e il tributo alle proprie origini. Nicola ha sempre cercato di coniugare un approccio globale alla cucina, guardando al mondo, con il rispetto per le radici e per la qualità dei prodotti locali. La sua pizza lo conferma. Accogliendo ingredienti autoctoni d’eccellenza, come il pistacchio di Bronte e il gambero di Mazara del Vallo. Fondendo così la memoria del passato con la contemporaneità.

Oggi Nicola fa parte di Seven Group, azienda dinamica ed eclettica, che ha saputo ampliare l’offerta gastronomica in Ticino, spaziando dai ristoranti gourmet alle pizzerie, dall’hôtellerie alla pâtisserie. Un gruppo virtuoso, sempre pronto a mettere il cliente al centro, non dimenticando di stimolarlo con nuove idee. Il tutto tenendo fede all’alta qualità. Uno spirito di rinnovamento che si concretizza costantemente in nuove sfide. Come quella del bistrot Toc Toc, un nome onomatopeico, che ad Ascona ha tutto il sapore dell’ospitalità di casa. E di un gentile bussare a una porta che si apre. 

Ma Nicola non è solo un cuoco. Nicola è una persona che crede fermamente nel valore della qualità e nell’importanza di fare bene le cose. Un principio che guida anche la gestione dei suoi ristoranti, dove la selezione dei piatti è curata nel minimo dettaglio, per evitare sprechi di tempo e di materia. Una leadership, la sua, fondata sull’ascolto e sulla fiducia. Al fine di creare un ambiente di lavoro in cui la collaborazione è un principio cardine.

E poi ci sono il senso dell’italianità e il fascino della dolce vita. Del resto, la sua missione in Svizzera, in primis ad Ascona, è quella di portare un po’ del Bel paese all’estero. Le serate con dj-set e pizza sul Lago Maggiore sono solo un esempio di come Nicola cerchi di ricreare l’Italian sounding, con tutti i suoi sapori, colori e profumi, tuffandolo in un contesto internazionale. Mantenendo sempre viva la convivialità e l’autenticità della cultura gastronomica.

Poi? C’è il solido legame col fratello Pietro, anche lui parte di Seven Group, ma nel settore bakery e pasticceria. Fra le sue creazioni? Il Ronchino, dedicato alla cittadina di Porto Ronco: una combinazione di memoria e nuove frontiere, che rispecchia appieno il modus operandi dei fratelli Leanza.

E il futuro? Per Nicola sta al cento per cento nel presente. Perché per lui vivere pienamente il presente è fondamentale per migliorarsi continuamente.

La storia di Nicola Leanza è intrisa di un forte legame con la cucina. Un legame che affonda le radici nella famiglia e nella Sicilia. L’amore per la gastronomia è un’eredità che viene infatti dalla nonna e dalla mamma. Eredità per altro trasmessa pure al fratello Pietro, pasticciere di talento. Crescendo ai piedi dell’Etna, Nicola ha sviluppato un approccio molto personale al cibo, influenzato da ricordi come il pane fatto in casa e l’odore del forno. Elementi quotidiani che hanno avuto un ruolo centrale nella sua formazione, creando una connessione profonda tra il suo modo di cucinare e la cultura gastronomica isolana.

Una carriera in divenire la sua, che ha preso il via con un’esperienza a Londra e con uno stage nel prestigioso ristorante Petrus di Gordon Ramsay. Un periodo cruciale, in cui Nicola ha colto l’opportunità di partecipare a una selezione, per poi intraprendere un viaggio professionale all’estero. Nonostante le difficoltà iniziali, la sua determinazione ha messo in luce la sua tenacia e la sua capacità, pratica e strategica, di saper guardare anche da un altro punto di vista, trovando sempre una soluzione e una via d’ingresso alternativa. 

Ma l’esperienza lavorativa a Londra non è stata solo formativa dal punto di vista tecnico, ha anche consolidato disciplina e rigore. Contribuendo a plasmare la sua mentalità di giovane chef volitivo e ambizioso, e portandolo a lavorare in numerosi ristoranti stellati in Italia e non solo: da Taormina a Saint-Moritz, passando per Dubai.

Un tema centrale della sua filosofia? L’equilibrio tra la ricerca del nuovo e il tributo alle proprie origini. Nicola ha sempre cercato di coniugare un approccio globale alla cucina, guardando al mondo, con il rispetto per le radici e per la qualità dei prodotti locali. La sua pizza lo conferma. Accogliendo ingredienti autoctoni d’eccellenza, come il pistacchio di Bronte e il gambero di Mazara del Vallo. Fondendo così la memoria del passato con la contemporaneità.

Oggi Nicola fa parte di Seven Group, azienda dinamica ed eclettica, che ha saputo ampliare l’offerta gastronomica in Ticino, spaziando dai ristoranti gourmet alle pizzerie, dall’hôtellerie alla pâtisserie. Un gruppo virtuoso, sempre pronto a mettere il cliente al centro, non dimenticando di stimolarlo con nuove idee. Il tutto tenendo fede all’alta qualità. Uno spirito di rinnovamento che si concretizza costantemente in nuove sfide. Come quella del bistrot Toc Toc, un nome onomatopeico, che ad Ascona ha tutto il sapore dell’ospitalità di casa. E di un gentile bussare a una porta che si apre. 

Ma Nicola non è solo un cuoco. Nicola è una persona che crede fermamente nel valore della qualità e nell’importanza di fare bene le cose. Un principio che guida anche la gestione dei suoi ristoranti, dove la selezione dei piatti è curata nel minimo dettaglio, per evitare sprechi di tempo e di materia. Una leadership, la sua, fondata sull’ascolto e sulla fiducia. Al fine di creare un ambiente di lavoro in cui la collaborazione è un principio cardine.

E poi ci sono il senso dell’italianità e il fascino della dolce vita. Del resto, la sua missione in Svizzera, in primis ad Ascona, è quella di portare un po’ del Bel paese all’estero. Le serate con dj-set e pizza sul Lago Maggiore sono solo un esempio di come Nicola cerchi di ricreare l’Italian sounding, con tutti i suoi sapori, colori e profumi, tuffandolo in un contesto internazionale. Mantenendo sempre viva la convivialità e l’autenticità della cultura gastronomica.

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